Palazzo Franchetti dedica una mostra a Lee Miller e al suo legame con Man Ray

Finestre sull'arte, Ottobre 25, 2022

PALAZZO FRANCHETTI A VENEZIA PRESENTA DAL 5 NOVEMBRE 2022 LA MOSTRA "LEE MILLER - MAN RAY. FASHION, LOVE, WAR". ESPOSTE CIRCA 140 FOTOGRAFIE DI MILLER E RAY, OLTRE AD ALCUNI OGGETTI D'ARTE E DOCUMENTI VIDEO. 

Dal 5 novembre 2022 al 10 aprile 2023 Palazzo Franchetti a Venezia presenta la mostra Lee Miller - Man Ray. Fashion, Love, War, a cura di Victoria Noel-Johnson, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con ACP-Art Capital Partners Palazzo Franchetti; main sponsor Gruppo Unipol.
Saranno esposte circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d'arte e documenti video, grazie alla collaborazione di Lee Miller Archives e della Fondazione Marconi. I visitatori potranno ammirare così gli scatti di questa grande fotografa e comprendere il contributo che lei diede non solo come musa di Man Ray, ma soprattutto come professionista. Spesso infatti si dimentica che fu lei a scoprire, per caso, e a ispirargli la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray adottò come firma artistica.
Modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra a documentare gli orrori dei campi di concentramento liberati dalle truppe americane, icona del Novecento. Lee Miller è stata tutto questo e molto di più, ha attraversato la vita con passione e determinazione. E la vita l'ha ricambiata con amore e amici, ma anche con dolore e riconoscimenti postumi o quanto meno tardivi. Ora una mostra renderà giustizia a questa donna tanto bella quanto brillante e talentuosa togliendola dall'ombra di Man Ray che l'ha sempre accompagnata per svelare il loro rapporto profondo quanto complicato: Man Ray, prima suo insegnante, poi amore e infine grande amico. Obiettivo del percorso espositivo è anche offrire il giusto riconoscimento a Lee Miller, pioniera del surrealismo in fotografia, ponendola su un piano di parità con Man Ray, il cui lavoro tendeva a oscurarla sia in vita che negli anni a venire. La mostra che si apre con ildittico di Lee Miller e Man Ray (Man Ray, autoritratto, 1931 e Man Ray, Lee Miller, 1929) si articola in un percorso cronologico e tematico.
Il pubblico è accolto da una sezione dedicata a Lee Miller come modella e musa negli anni Venti, quando incontra casualmente il famoso editore di Condé Nast che la rende modella di Vogue, e Georges Lepape, il principale illustratore di moda di quegli anni, che ne ritrae il suo volto per una copertina di Vogue (USA) del 1927 lanciandola come icona di stile. Miller decide di lasciare New York per tornare Parigi e seguire così la sua passione per la fotografia.
Negli anni parigini lavora con George Hoyningen-Huené, celebre fotografo di Vogue, che la fotografa con tuta e scarpe da tennis, e nel celebre scatto The Divers, uno dei più iconici di moda nel XX secolo scelto da Anna Wintour tra i suoi cinque preferiti della lunga storia di Vogue, in cui Lee Miller posa di schiena su un molo insieme a Horst P. Horst. Lee attinge avidamente da ogni spunto e provocazione dal background artistico e culturale che precede l'incontro del 1929 con Man Ray, in quell'avanguardia parigina degli anni Venti che accolse e lanciò alcuni dei grandi nomi della storia dell'arte.
Fulcro dell'esposizione è il rapporto tra Lee Miller e Man Ray sbocciato a Parigi nel 1929, e che finisce nel 1932, con un focus sulle loro vite, carriere e relazioni in quel periodo. Il pubblico avrà modo di notare l'ispirazione che entrambi esercitarono uno sull'altro, inclusa la tecnica fotografica dellasolarizzazione che Man Ray fece sua. Saranno esposti anche i ritratti scattati da Man Ray degli amici e grandi protagonisti di quella stagione artistica: Max Ernst, Pablo Picasso, Giorgio de Chirico, Jean Cocteau, Salvador Dalì e gli scatti surrealisti a Lee Miller nei quali cerca di indagare e rivelare la sua anima, i suoi tormenti, utilizzando la macchina fotografica come strumento, quasi a voler scomporre il suo algido corpo ritraendone la nuca, il collo, le spalle. Esposti anche alcuni indimenticabili scatti alle amiche artiste Dora Maar e Meret Oppenheim
È sempre del 1930 la fotografia The Neck. Nello stesso anno Jean Cocteau coinvolse Lee Miller nel suo surrealista Le sang d'un poète, film d'avanguardia in cui Lee, cosparsa di gesso, interpreta una statua d'ispirazione classica.
L'esposizione affronta inoltre, attraverso una vasta selezione di foto, sia ritratti che pubblicità commerciali, il periodo successivo alla relazione con Ray, quando Miller nel 1932 torna a New York per aprire un suostudio fotografico, all'epoca il primo fondato e gestito da una fotografa donna. In quel periodo, Man Ray, accecato dal dolore per la separazione da Lee, sostituisce nel 1933 l'occhio sul braccio del suo celeberrimo metronomo Perpetual Motif con quello dell'amata. La sezione mette l'accento sulle creazioni surrealiste di Lee Miller fino agli scatti delle famose "vacanze surrealiste" dell'estate del 1937 tra la Cornovaglia e il sud della Francia insieme a Max Ernst, E.L.T.Mesens, Man Ray e Leonora Carrington oltre a Pablo Picasso, Dora Maar e Elieen Agar e con quello che diventerà il suo secondo marito, l'artista britannico surrealista Roland Penrose.
Una sezione è poi dedicata all'Egitto. Nel 1934 Lee Miller sposa l'uomo d'affari egiziano Aziz Eloui Bey e lo segue nella sua terra d'origine dove rimane affascinata dal panorama del deserto, dai villaggi e dalle testimonianze delle civiltà passate come dimostrano i numerosi scatti, di grande fascino e atmosfera come il celeberrimo Portrait of Space con la sua tenda o zanzariera strappata verso l'infinito che ispirò René Magritte a dipingere Le baiser nel 1938. Un matrimonio destinato a durare poco, in parte dovuto alla conoscenza a Parigi di Roland Penrose e il successivo trasferimento a Londra, città dove lavora come fotografa di Vogue, ed è proprio sulle pagine della famosa rivista patinata che dà vita a scatti dedicati alle rubriche di moda e di società con luci e tagli surrealisti che attingono alla sua vita precedente e al suo legame con Man Ray.
Infine il dramma della seconda guerra mondiale, Lee Miller è corrispondente di guerra e fotoreporter per Vogue. Durante la guerra si trova a documentare eventi tragici come il Blitz di Londra, la liberazione di Parigi e i campi di concentramento di Buchenwald e Dachau. Nel 1944 viene accreditata come corrispondente dell'esercito americano e collabora con il fotografo di Time Life, David E. Scherman. All'interno di questa sezione, oltre all'iconico scatto di Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler, anche un'ampia selezione di suoi lavori con taglio surrealista, e foto di importanti artisti e vecchi amici, come Picasso e Jean Cocteau a Parigi, che incontra poco dopo la fine del conflitto.
In tutta l'esposizione il fil rouge è dedicato al rapporto tra Lee Miller e Man Ray e l'evoluzione da amore in amicizia, durata per quasi cinquant'anni, parallelamente ai reciproci matrimoni con Aziz Eloui, Roland Penrose e Juliet Browner. Ray sarà particolarmente vicino a Miller nel periodo in cui soffre di depressione cronica, anche a causa di una sorta di disturbo post-traumatico dovuto agli orrori a cui aveva assistito nel corso del secondo conflitto mondiale.
Il catalogo, edito da Skira, è a cura di Victoria Noel-Johnson con testi di Ami Bouhassane, Co-Direttore dei Lee Miller Archives (e nipote di Lee Miller) e Antony Penrose (unico figlio di Lee Miller) che promuovono la conoscenza della figura di Lee Miller. Si deve a Suzanna, defunta moglie di Anthony Penrose il ritrovamento casuale in soffitta di oltre 60mila tra fotografie, negativi, documenti, riviste, corrispondenze e cimeli, la riscoperta delle numerose vite di Lee Miller.
In uscita nella primavera 2023 al cinema il biopic Lee, con la sceneggiatura basata sulla biografia di Antony Penrose Le vite di Lee Miller dedicato a Lee Miller, in occasione dei quarantacinque anni dalla sua scomparsa. Nel cast, a interpretare Lee Miller sarebbe Kate Winslet e Jude Law nei panni del marito Roland Penrose, nonché Marion Cotillard come Solange D'Ayen, il fashion director di Vogue Francia.
 
Orari: Tutti i giorni dalle 10 alle 18. Chiuso il martedì.
Immagine: George Hoyningen-Huené, Lee Miller, dettaglio (1932). Credit George Hoyningen-Huené Estate Archives
Palazzo Franchetti dedica una mostra a Lee Miller e al suo legame con Man Ray