Venezia: Antoni Clavé. Lo spirito del guerriero

Virginie Chuimer-Layen, La Gazette Drouot, Maggio 17, 2022
TRENTOTTO ANNI DOPO AVER RAPPRESENTATO LA SPAGNA, NEL 1984, IN OCCASIONE DELLA 41° EDIZIONE DELLA BIENNALE D'ARTE CONTEMPORANEA DI VENEZIA, IL CATALANO ANTONI CLAVÉ (1913-2005) RITROVA LA CITTÁ DEI DOGI A PALAZZO FRANCHETTI. IN COLLABORAZIONE CON GLI ARCHIVI DELL'ARTISTA, L'ESPOSIZIONE PRESENTA CINQUANTA opere REALIZZATe TRA IL 1958...

Antoni Clavé, Sans titre, 1983, huile et collage sur toile, 140 x 250 cm.
© J.L. Losi 
 
Trentotto anni dopo aver rappresentato la Spagna, nel 1984, in occasione della 41° edizione della Biennale d'arte contemporanea di Venezia, il catalano Antoni Clavé (1913-2005) ritrova la città dei Dogi a Palazzo Franchetti. In collaborazione con gli Archivi dell'artista, l'esposizione presenta cinquanta opere prodotte tra il 1958 e la fine degli anni 1990, che evidenziano il tema del guerriero, figura trasversale nel suo insieme. «L'obiettivo di questa mostra realizzata nel contesto della 59° edizione della Biennale é di mostrare le sue opere alla luce del ricordo delle sculture e maschere africane con cui amava circondarsi nel tuo atelier», spiega Aude Hendgen, direttrice degli Archivi. Al primo piano del palazzo, quadri, sculture, « armadi » e tappezzerie, spesso di grandi dimensioni, testimoniano il suo interesse per la produzione africana e il suo approccio piuttosto vario. Nella prima sala, una stampa in bronzo di En souvenir du masque africain, si erge di fronte a tele che confermano il suo gusto per i materiali di recupero e la semplificazione delle forme. Attraverso gli spazi dove il pubblico ritrova alcune opere esposte a Venezia nel 1984, il percorso proposto da Aude Hendgen e curatore indipendente Sitor Senghor fa il punto delle tecniche di questo colorista ispirato dalla palette di Joan Mirò. Come nella sua opera Drôles de guerriers (1983), degli sgargianti colori spesso gocciolanti sono frequentemente abbinati al collage di tele, carta goffrata e timbrata e al trompe-l'œil, rappresentante della falsa carta stropicciata, e a una figura di guerriero sempre più etereo. Pezzo forte dell'esposizione, l'opera monumentale Toile froissée aux guerriers (1981), quasi cristica, dialoga con cinque maschere fatte con materiali di scarto (1965), sotto una luce soffusa. A Palazzo Franchetti, le opere di Antoni Clavé, dai numerosi riferimenti, si combinano perfettamente all'architettura d'interni sontuosa, senza mai spiccare.

 

San Marco 2842, Venezia,
Fino al 23 ottobre 2022.